tag:blogger.com,1999:blog-22712094920880936552024-02-08T05:05:47.093-08:00Gruppo Presepisti TicinesiCallistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.comBlogger20125tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-2585369800058153362010-12-16T01:19:00.000-08:002010-12-16T02:08:44.312-08:00Esposizione Presepi Natale 2010<br><img src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/presepe_globale.jpg" alt="Pesaggio toscano" title="Presepe tratto da paesaggio toscano" width="600" height="400" border="1"><br><br><br />Continuando la nostra bella tradizione, anche questo Natale 2010 sarà caratterizzato dall'esposizione di tantissimi, originali presepi, lungo un percorso di riflessione proposto nella nostra chiesa del S. Cuore. <br />Tutti siamo invitati ad una visita per ammirare, meditare e apprezzare lo stile, la didattica degli artistici messaggi proposti con tanto impegno e fantasia.<br />Il Vangelo vive e parla al cuore di ciascuno di noi, in queste rappresentazioni della nascita di Gesù.<br><br /><br /><img src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/bello_scorcio_presepe.jpg" alt="Pesaggio toscano" title="Scorcio e dettaglio del presepe tratto da paesaggio toscano" width="600" height="420" border="1"><br>Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-72190635612587881072010-03-04T03:19:00.000-08:002010-03-04T10:16:58.625-08:00Ricordo dei presepi nella nostra chiesa.<br>Vorrei qui rammentare con alcune immagini un esempio di novità che mi ha particolarmente toccato, nella pur tradizionale rappresentazione dei Presepi nella nostra chiesa. Si tratta di un genere che definirei "patriottico" in quanto introduce, con originalità e <i>charme</i> del paesaggio nostrano, un concetto antico ma sempre attuale: <i>Gesù nasce e rinasce fra noi, sui nostri monti, per ciascuno di noi. </i><br />Tocca allora a noi riconoscerlo e ascoltarlo. Con buona volontà.<br /><a href="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/presepio_489.jpg"><img style="float:left; margin:20px 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 640px; height: 480px;" src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/presepio_489.jpg" border="0" alt="Presepe Ticino" /></a><br /><br><br><br /><a href="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/capanna_491.jpg"><img style="float:left; margin:20px 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 640px; height: 480px;" src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/capanna_491.jpg" border="0" alt="Presepe Ticino" /></a><br /><br><br><br /><a href="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/re_magi_492.jpg"><img style="float:left; margin:20px 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 640px; height: 480px;" src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/re_magi_492.jpg" border="0" alt="Presepe Ticino" /></a>Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-62499962723130752132010-01-31T01:21:00.000-08:002010-01-31T01:22:06.357-08:00Bilancio conclusivoSi chiude quest’oggi il “Percorso presepi” nella chiesa del Sacro Cuore di Bellinzona, Chiusura fatta attraverso un concerto dell’Orchestra da Camera del Locarnese con musiche di G.Ph. Telemann, Joseph Haydn e Edvard Grieg. La direzione è affidata ad Andreas Laake, alla viola Anita Python, al violoncello la giovanissima solista bellinzonese Alessandra Doninelli. Se segnalo questo avvenimento è per ribadire come la lotta ingaggiata qualche anno fa contro i presepi si è dimostrata un boomerang; mentre se ne invocava la soppressione in nome di un rispetto al pluralismo religioso, si sono moltiplicate le iniziative “presepiali”, tanto che il Giornale del Popolo ha lanciato un concorso diocesano i cui presepi migliori verranno premiati oggi alle ore 16.00 durante la manifestazione di cui stiamo parlando. La rassegna del Sacro Cuore, l’ultima che si chiude è stata visitata da almeno tremila persone. Anche dopo le feste natalizie sono affluite scolaresche interessate non solo al significato religioso e, in questo caso guidate dai loro catechisti, ma allievi interessati al lavoro manuale con rispettivi docenti del ramo. Molti gli ospiti delle case per anziani sparse in tutto il Cantone, vari i gruppi, associazioni e singoli visitatori provenienti anche dall’estero. Ciò dimostra che il presepio, come richiamo natalizio, ha mantenuto il suo fascino ed è ancora eloquente. Anche la polemica sui minareti si è subito placata. La foto di questo nostro presepio è stata messa su molti giornali di tutta Europa con didascalie elogiative; bella un’intera pagina apparsa su un giornale polacco. Da parte nostra nel lancio dei presepi, prodotto del più puro francescanesimo, intendiamo continuare. Parecchi amici ci hanno regalato quelli esposti quest’anno, altri ne hanno prestati alcuni, specialmente etnici, altri ancora si sono prenotati per l’anno prossimo. Non è escluso che avendo tanti presepi di “riserva” si possa organizzare un prestito soprattutto a quei commercianti che volessero ornare la propria vetrina con un segno più vero di quello offerto da Babbo Natale.<br />Ma il nostro scopo è principalmente quello che il presepio rientri in ogni famiglia, perché davanti alla stessa tutti i membri possano allenarsi ad essere uomini di buona volontà.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-25253860396269140592009-12-26T03:00:00.000-08:002009-12-26T03:02:59.454-08:00Ogni presepe reca un messaggio<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/campanili_minareti.jpg"><img style="float:left; margin:20px 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 640px; height: 480px;" src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/campanili_minareti.jpg" border="0" alt="" /></a><br />Ogni presepe porta un messaggio, un auspicio, un ideale.<br />Dialogo, fraternità, rispetto delle minoranze, etica: queste sono essenzialmente le proposte contenute in questo nostro modesto manufatto.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-17412562294762453492009-12-18T14:30:00.000-08:002009-12-18T14:33:56.742-08:00Luigi Lepori "Natività"<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/nativita_lepori.jpg"><img style="float:left; margin:20px 10px 20px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 800px; height: 641px;" src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/nativita_lepori.jpg" border="2" alt="Natività secondo L. Lepori al S.Cuore di Bellinzona" title="Natività secondo L. Lepori al S.Cuore di Bellinzona" /></a>Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-58131562238914364022009-12-18T14:21:00.000-08:002009-12-18T14:26:55.677-08:00Presepe 2009 quasi troppo originale a Cattolica<br><img src="http://www.hotelcignodoro.it/guestbook_riccione/presepelenavi.jpg" alt="Presepe degli squali" title="Presepe originale nell'acquario le Navi di Cattolica" border="1">Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-3406266127165615262009-09-30T02:40:00.000-07:002009-09-30T02:57:52.650-07:00Corso Presepisti Natale 2009La Comunità del Sacro Cuore, unitamente al centro Spazio Aperto (dove si terrà il corso), organizza anche quest’anno un incontro per l'allestimento di presepi.<br />È un corso per principianti che vogliono andare oltre al presepio con muschio, cortecce e laghetti in carta stagnola. <br />Ognuno ha poi la possibilità di approfondire soprattutto nella pratica e scoprire da sé il metodo a lui più congeniale. <br />Esistono miriadi di tecniche per fare il presepio, noi utilizziamo questa, che andiamo a spiegare in questi corsi, riconosciuta e divulgata nella maggior parte delle Associazioni presepistiche d’Europa.<br />Anche coloro che lo hanno frequentato lo scorso anno sono cordialmente invitati al fine di raffinare le tecniche per rendere i propri presepi sempre più attraenti, confrontando le varie esperienze.<br /><br /><b>PROGRAMMA</b><br /><br />Sabato 14 novembre<br /><br />ore 09.30 / 11.30<br />storia del presepio<br />nozioni generali di presepistica<br />la prospettiva<br /><br /><br />ore 12.00<br />pranzo<br /><br /><br />ore 13.30 / 18.00<br />lavorazione e colorazione del carton gesso<br />utilizzo del polistirolo<br />costruzione di edifici (capanna) con materiale di scarto<br />acqua ed elettricità nel presepio<br /><br />Domenica 15 novembre<br /><br />ore 09.30 / 11.30<br />vegetazione ed ambientazione<br />costruzione della grotta<br /><br /><br />Il prezzo del corso ammonta a fr. 80.—/partecipante (pranzo del sabato compreso). <br />Le iscrizioni si possono effettuare telefonando alla segreteria della Comunità Sacro Cuore 091 820 08 80<br />(orari d’ufficio).Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-5473704824743893442009-09-27T12:28:00.000-07:002009-09-27T12:30:46.357-07:00In ricordo d'un artista (quasi presepista)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.hotelcignodoro.it/buona_cucina/il_ricco_epulone.jpg"><img style="float:left; margin:30px 20px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 610px; height: 489px;" src="http://www.hotelcignodoro.it/buona_cucina/il_ricco_epulone.jpg" border="2" alt="Lazzaro e il ricco" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.hotelcignodoro.it/buona_cucina/tributo_a_cesare.jpg"><img style="float:left; margin:20px 20px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 610px; height: 496px;" src="http://www.hotelcignodoro.it/buona_cucina/tributo_a_cesare.jpg" border="2" alt="Dare a Cesare" /></a><br /><font color="#001050"><font size="+3">I</font>l 4 luglio 2008, all'età di 91 anni, si spegneva nella sua casa bellinzonese <B> Luigi Lepori</B>. <br />Scultore di formazione, egli ha tuttavia dedicato gli ultimi anni della sua lunga e laboriosa esistenza alla pittura, altra grande passione. <br />Su tela ha voluto dipingere il Vangelo, la lettura che più amava e che lo ha accompagnato per tutta la vita.<br />Così l'artista ticinese ci ha lasciato un centinaio di quadri che rappresentano altrettanti episodi della vita di Gesù.<br />Solo ora possono essere ammirati da tutti, perchè mai, in vita, egli aveva accettato di esporli, nonostante le numerose sollecitazioni.<br />Una parte di queste opere, che rappresentano scene della vita pubblica di Gesù, sono ora esposte nella nostra chiesa del Sacro Cuore. <br />Si realizza così un originale percorso didattico e artistico diretto a tutti i giovani, in special modo ai bambini, catechisti o cresimandi.<br />Anche i genitori (o nonni) che li accompagnano potranno apprezzare le illustrazioni del Nuovo Testamento, rappresentate su tela in uno stile naïf molto toccante, assai personale ed immediato.<br />Ogni immagine riporta puntualmente la citazione scritta del brano del Vangelo (spesso di Luca) a cui l'artista s'è ispirato.<br /><br /><b>Grazie Luigi! <br />Ti ricorderemo nelle nostre preghiere.</b></font>Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-30165579901457464412008-11-25T09:58:00.000-08:002008-11-25T10:06:24.438-08:00Capire ed amare i vangeli della nascitaSta rinascendo l'interesse per i presepi. Qualcuno potrà meravigliarsi di questa mia affermazione, perché solo alcuni anni fa era nata una polemica in merito alla loro realizzazione forse non del tutto sopita. Infatti alcuni, per rispettare le diverse religioni che vivono nel nostro paese, asseriscono che bisogna saper rinunciare a tutti i "segni" della propria confessione, per noi cristiani, dai presepi ai crocefissi. La proposta non mi sembra sensata; personalmente non ho mai approvato la costruzione di presepi quali bandiere contro altre religioni, come non mi è mai piaciuto il detto che circolava nella mia fanciullezza, che fare il presepio era il modo cattolico di celebrare il Natale, mentre i protestanti facevano l'albero. No, tutte e due le religioni cristiane che s'ispirano alle Sacre Scritture possono e devono usare ambedue i "segni" come mezzi per festeggiare religiosamente e intelligentemente la nascita del Redentore; perché l'albero si ispira ad una profezia d'Isaia (sorgerà un virgulto dalla radice di Jesse), il presepio nasce alle pagine dei due primi capitolo dei Vangeli di Matteo e Luca.<br />Inoltre il presepio è un tesoro del mondo cristiano; intorno allo stesso troviamo preziose pagine di storia e meravigliose raffigurazioni artistiche. Il primo scritto sul quale si parla del primo "vero" presepio lo troviamo in S. Girolamo che, nel 404, dice di aver visto a Betlemme lo “stobolum” nello “Speculum Salvatoris". Ma già nel ‘320 si conosce sempre a Betlemme l’esistenza di una grotta ornata di placca d’argento per poter toccare il luogo dove si ritiene nato Gesù. Attorno alla stessa nacque subito una grande devozione. Nel 1934 furono fatti scavi e nel 1948-49 fu creato l’attuale accesso alla grotta che molti ticinesi hanno visitato individualmente o con i vari pellegrinaggio organizzati dalla Diocesi o dalle parrocchie. Un'altra chiesa legata al presepio che molti ticinesi conoscono è la basilica di S. Maria Maggiore in Roma, che fino dal sec. VI viene detta “S. Maria ad presepe”; originariamente sembra che sia stata un oratorio riproducente la grotta di Betlemme.<br />Anche l'arte onorò il Natale con stupendi quadri sulla natività, veri presepi dipinti. Nel 1300 i più grandi pittori italiani ci lasciarono bellissime raffigurazioni, ricordiamo Giotto, Simone, Martini, Duccio de Boninsegna, Lorenzetti ecc. Nel Rinascimento abbiamo il Beato Angelico, Gentile da Fabriano, Luca della Robbia e poi Rossellino, Raffaello ecc.<br />Solo dopo appaiono i presepi in plastica artistica, soprattutto in Lombardia ed Emilia. Più famosi quello del Bagarelli nel duomo di Mantova, e il Corteo dei Magi a Varallo, siamo nel 1500-1600. Da secoli la capitale del presepio in statuine resta Napoli, con alcune esagerazioni di cattivo gusto, come il mettere accanto alla culla del Bambino Gesù delle raffigurazioni di persone dello sport e della politica che non sono proprio evangeliche.<br />Oltre alla storia e all'arte, attorno al presepio lavorò la sacra rappresentazione. Primo artefice fu San Francesco d'Assisi che, nel Natale del 1223, organizzò a Greggio un presepio vivente, mentre quello con le statuine sembra opera d'una monaca tedesca di qualche decennio dopo.<br />Ritorniamo al presepio "nostrano"; perché riteniamo che sia è importante costruirlo nelle chiese nelle case? Nelle chiese perché è una "immagina sacra" fra le diverse già esistenti, allestita per sottolineare un tempo dell'anno liturgico, mentre resta sempre un occasione per far riflettere adulti e piccini sul mistero della Natività. Nelle nostre chiese ci sono sempre stati dei presepi eccellenti, costruiti con arte e con amore. Ne ricordo – uno per tutti – quello della Madonna del Sasso allestito per anni dai fratelli Mainoli nei portici che introducono al santuario. Ora in quasi tutte le nostre chiese parrocchiali o conventuali viene costruito un presepio, e si fa a gara per farlo più bello, ogni anno diverso. In alcuni luoghi si sono sviluppate delle "mostre", come a Losone, a Vira Gambarogno, a Balerna, nella mia chiesa del Sacro Cuore a Bellinzona vi è un "percorso presepi". E non mancano coloro che fanno "il giro dei presepi" ammirando autentiche opere di artigianato locale.<br /><br /><b> Quest'anno il "Giornale del popolo" intende aprire un concorso, prima regionale poi diocesano sui migliori presepi; è un incentivo in più perché vengano premiate tutte quelle persone di buona volontà che, in parrocchia o nei conventi, vogliono impegnarsi ad offrire degli allestimenti di qualità. E questa pagina ha lo scopo d'annunciare detto concorso.</b><br />Altrettanto importante è il presepio costruito nelle case, ma ad alcune condizioni. Prima fra tutte che sia opera dell'intera famiglia e non solo del papà o della mamma, magari di nascosto dai loro bambini per fare una sorpresa. I piccoli devono essere gli artefici dei presepi familiari, perché simili costruzioni permettono ai genitori di introdurli alla conoscenza del brano evangelico che il presepio rappresenta, spiegando il significato di ogni singola statua: chi è Maria? Chi è Giuseppe, perché il Bambino Gesù è nato in una grotta? Come mai è stato visitato da pastori prima e poi dai Magi? Cosa cantano gli angeli che stanno sopra la grotta? Che belle lezioni di religione si possono imbastire spiegando i vari personaggi del presepio mentre genitori e figli lo allestiscono insieme! Sarebbe stato bello aprire il concorso anche ai presepi domestici, ma questo richiede un'organizzazione che per il primo anno sarebbe stata troppo onerosa. <br />C'è solo d'augurarsi che il concorso dei presepi della chiese diventi un incentivo in più per approfondire il grande mistero della Natività, in modo da vivere le prossime feste, non solo come occasione per scambiarsi doni, ma come ringraziamento a Dio per il "Grande Dono" concesso all'umanità, il suo Figlio Unigenito.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-86964685729820098552008-11-25T09:52:00.000-08:002008-11-25T09:57:16.522-08:00Intervista sul Presepe (seguito)<span style="font-weight:bold;">2. Secondo lei il presepe è ancora importante?</span><br /><br />In parte ho già risposto alla prima domanda. Ma ritengo veramente di insistere sull’importanza del presepio fatto soprattutto in casa, dai bambini. Quindi può cambiare secondo la loro età, secondo i loro interessi. All’inizio sarà un presepio tradizionale, ma poi ho visto dei ragazzini fare delle cose artistiche molto belle. Per i più piccoli è importante che siano i genitori, mentre costruiscono con loro il presepe, spieghino il significato delle statue, chi è Maria, chi è Giuseppe, chi sono i pastori, magari anche perché vi è il bue e l’asino, riferendosi a una profezia che diceva come il Messia sarebbe nato tra due animali, simbolo di povertà. Costruendo il presepio si impara il vangelo.<br /><br /><br /> <span style="font-weight:bold;">3. Lei ha creato, nella sua chiesa al Sacro Cuore a Bellinzona, una mostra di presepi che si ripete ogni anno. Perché? Come è stata accolta la sua iniziativa?</span><br /><br />La mostra dei presepi che da quattro anni viene allestita nella Chiesa del Sacro Cuore è nata per caso. Da sempre si faceva un presepio molto grande, il posto variava, qualche volta nel coro, qualche volata in un arcata in Chiesa a seconda di chi lo voleva costruire. Poi hanno iniziato alcune famiglie a chiedere se potevano portare dei presepi che avevano conservato, costruiti artigianalmente qualche anno prima. Abbiamo detto di sì, ed è stata una gara nell’offrirci questi manufatti, artisticamente belli. Infine ci sono stati alcuni parrocchiani che si sono offerti di costruire loro dei presepi in chiesa. I presepi quattro anni fa erano una ventina, quest’anno saranno più di trenta. L’iniziativa è stata accolta molto bene, vengono tantissime persone da tutto il Ticino a vedere questi presepi, noi forniamo loro una spiegazione, normalmente vi è un sottofondo musicale per offrire un’atmosfera di tranquillità e di pace, di riflessione e di meditazione. Non la chiamiamo “mostra dei presepi” ma “percorso nei presepi”, proprio perché é un invito a camminare lungo le pareti della chiesa dove questi manufatti sono collocati e, a riflettere, ed anche a pregare.<br /><br /> <br /><span style="font-weight:bold;">4. Quali sono le anticipazioni che può fare sull’esposizione di quest’anno?<br /></span><br />Quest’anno abbiamo avuto alcune richieste di imprestare dei nostri presepi ad altri, e un’offerta di esporre alcuni diaporama, presepi di piccola fattura, ma di alto valore artistico nella nostra chiesa. E’ iniziato così uno scambio. Qualcosa si era già fatto negli anni precedenti, ma non in una misura così grande. E credo che questi scambi siano interessanti perché chi fa un bel presepio gli rincresce disfarlo subito dopo l’Epifania, lo vorrebbe conservare, e conservandolo lo vorrebbe esporre l’anno dopo, ma non nella propria casa o nella propria parrocchia dove è già stato visitato, ma altrove. Noi questi scambi li favoriamo.<br /><br /><br /> <span style="font-weight:bold;">5. Qualche tempo fa lei ha lanciato un appello ai “presepisti” perché collaborino e si uniscano in un gruppo. Cosa ci può dire a proposito?</span><br /><br />L’anno scorso ho lanciato un appello ai presepisti perché si uniscano in gruppo. Qualche cosa si è fatto, alcune persone hanno aderito a questo gruppo,che non era istituzionato in una associazione, è un gruppo spontaneo. Si sono uniti, è stato organizzato al Centro Spazio Aperto di Bellinzona un corso simile a quello che da alcuni anni viene organizzato a Balerna dai signori Negri. E’ stato ben frequentato, e chi vi ha partecipato ha dimostrato interesse. Sono sicuro che migliorerà la creazione dei presepi con queste nozioni tecniche sull’uso del materiale, sulla prospettiva, sui colori. Vorrei aggiungere un’ultima nota: non vorrei che il presepio diventasse una bandiera cattolica da sventolare contro i musulmani, o persone di altre religioni. Andrebbe contro la sua stessa struttura che è di semplicità e umiltà.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-33612816721004088362008-09-08T12:13:00.000-07:002008-09-08T12:25:27.461-07:00Ottimamente. Da cosa nasce cosa.Sabato scorso, 6 settembre, abbiamo tenuto a Spazio Aperto, il primo incontro per imparare a costruire peresepi ; il corso è stato tenuto da Lucio e Flavio Negri di Balerna e da Antonio Peduzzi di Cantù.<br />Tredici i partecipanti che hanno seguito questa prima giornata, con notevole attenzione ed interesse.<br />La mattina, dopo la mia succinta presentazione dei fatti evangelici che hanno dato origine al presepio, si è passati subito alla parte pratica con nozioni di lavorazione e colorazione del carton gesso per costruire casette e manufatti di diverso tipo.<br />Nel pomeriggio (come previsto) è stata presentata la teoria della prospettiva, applicata alla scenografia del presepio.<br />Sabato prossimo (13 settembre) con inizio alle ore 9.00 sempre a Spazio Aperto, si continuerà con la parte elettrica, i giochi d’acqua e la costruzione di una capanna. <br />Nel pomeriggio si daranno nozioni per la vegetazione e l’ambientazione, per terminare con la costruzione della grotta.<br />Tra i partecipanti è nata l’idea di ritrovarsi successivamente per un atelier pratico e per un’uscita a visitare qualche mostra allestita nell’alta Italia.<br />Di tutto ciò si discuterà sabato prossimo. Chi volesse aggregarsi ed iscriversi a questa seconda parte, lo può ancora fare (tassa pranzo compreso fr. 50.--) telefonando negli orari d’ufficio al n. (00 41) 091 820 08 80.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-64003216700280876632008-06-18T12:06:00.000-07:002008-12-11T11:42:08.934-08:00Un buon presepista non deve mancare...<br><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.o-presebbio.com/monaco/min-mon-100-2.jpg"><img style="float:left; margin: 20px 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px;" src="http://www.o-presebbio.com/monaco/min-mon-100-2.jpg" border="0" alt="Presepio napoletano" /></a><font color="#A06000" size="+1"><br />Se avete tempo a disposizione, non potete evitare di visitare (e approfondire) il sito web dedicato al presepio napoletano:<br> <a href="http://www.o-presebbio.com" title="Sito web dedicato al Presepio Napoletano" target="_blank"> www.o-presebbio.com</a><br><br>Altrimenti, in generale pure vari altri, come: <br><a href="http://www.artedelpresepio.it" title="Sito web dedicato alla realizzazione di Presepi" target="_blank"> www.artedelpresepio.it</a><br><br><a href="http://www.presepeepassioni.it" title="Sito web dedicato alla realizzazione di Presepi" target="_blank"> www.presepeepassioni.it</a><br><br><a href="http://www.blognatale.com" title="Sito web dedicato al Natale" target="_blank"> www.blognatale.com</a><br><br><br><br />Dopo visitate anche:<br /><a href="http://www.ippolucio.beepworld.it" title="Sito di presepisti ticinesi" target="_blank">www.ippolucio.beepworld.it</a><br /><br />Poi, a ragion veduta, potrete anche prendere in considerazione la proposta seguente...</font>Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-31726082257128283732008-06-18T11:22:00.000-07:002008-07-29T03:56:04.942-07:00Proposta<font color="#400000" size="+1"><br><b> CORSO PRESEPISTICO<br /><br /> Bellinzona – Spazio Aperto<br /><br /> 6 e 13 settembre 2008<br /><br /><br /> PROGRAMMA</b><br /><br />SABATO 6 SETTEMBRE<br /><br />09.00 – 12.00:<br />- Brevi cenni storici<br />- Nozioni generali di presepistica<br />- Lavorazione e colorazione del carton-gesso<br /><br />14.00 – 16.00:<br />- Teoria della Prospettiva<br /><br /><br />SABATO 13 SETTEMBRE<br /><br />09.00 – 12.00:<br />- Effetti elettrici<br />- Giochi d’acqua<br />- Costruire una capanna<br /><br />14.00 – 16.00:<br /> - Vegetazione e Ambientazione<br /> - Costruire una grotta<br /><br /><br />Tassa d’iscrizione: Adulti fr. 50.00 Ragazzi fino ai 15 anni fr. 20.00<br /><br />Per motivi organizzativi le iscrizioni al corso dovranno essere inoltrate entro il 31 agosto 2008. Numero massimo di 30 partecipanti.<br />La tassa è da pagare sul posto all’inizio del primo incontro, con l’aggiunta di fr. 50.00 (totale fr. 100.-, ragazzi fr. 70.-), per i due pranzi.<br /><br /><br /><b>Interessati?</b><br /><br />Iscrivetevi quanto prima alla segreteria del Sacro Cuore Tel.091 8200 880 oppure<br />e-mail: bellinzona@cappuccini.ch </font>Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-15578685638523676022008-06-18T09:27:00.000-07:002008-06-18T11:21:01.692-07:00I PRESEPI fra Bibbia, Archeologia, Arte, FolcloreIl primo scritto sui presepi lo troviamo in S. Girolamo che nel 404, dice di aver visto la “stobolum” nello “Speculum Salvatoris” a Betlemme. Ma già nel 320 si conosceva a Betlemme l’esistenza di una grotta ornata di placca d’argento con fiori per poterla toccare. <br />Attorno alla stessa nacque subito una grande devozione che dura tutt’ora.<br />Nel 1934 furono fatti scavi e nel 1948-49 fu creato l’attuale accesso alla grotta.<br /><br /><br />ARCHEOLOGIA<br /><br />Nello pseudo-vangelo di Matteo, quindi I e II secolo, si legge che Gesù nacque “in medium duorum animalium”, frase desunta certamente da Isaia (1,3) dove si legge pure: “Cognovit bues possesserem sui et asinus praesepe Domini sui”. <br /><br />In un affresco nelle catacombe, purtroppo andato distrutto, il Bambino appare presente fra due animali. Un sarcofago del 343 porta la stessa scena, oltre gli animali vi è Maria e un personaggio (pastore o san Giuseppe). Abbiamo in seguito i sarcofaghi di S. Ambrogio di Mantova, sempre con Maria, Giuseppe, bue e asino. La basilica di S. Maria Maggiore già nel 700 fu chiamata S. Maria ad Praesepium, in quanto si riteneva che ci fosse una reliquia della mangiatoia. Anticamente era un oratorio abbellito da vari Papi. Ma anche nella Basilica Vaticana, nel 700, vi era un Oratorium S. Mariae o Praesepium S. Mariae.<br /><br />Se vogliamo una descrizione più dotta su questo problema, ecco quanto scrive una specialista:<br />In alcune scene della natività del Salvatore, nell’arte cristiana antica, si sono tenuti presenti i passi di Is. 1,3sopracitato, mentre in Abacus (3,2) si legge, “in medio duorum animalium”. I due animali sono messi in evidenza anche da s. Ambrogio (In Lucam, 1,7: PL15, 2649) e da Prudenzio (Cathemerinon, XI, 78: PL 59,896). In un affresco andato distrutto nel cimitero “in catacumbas”, riprodotto da G. B. De Rossi (Bull. d’arch. crist., 1877, p. 141 e tav. 2), il Bambino è tra i due animali. In un gruppo di sarcofagi cristiani si vede il Bambino Gesù in una cesta di vimini sotto una tettoia e dietro il bue e l’asino; talvolta ai lati, da una parte, è la Madonna, dall’altra un pastore (Wilpert, Sarcofagi, pp. 263, 283-85, tavv. 198, I; 201,5; 226,1; 249,11). Il Marini vide e copiò un raro frammento di coperchio di sarcofago con la data consolare del 343 (G. B. De Rossi, Inscriptiones christianae, I, Roma 1857, p. 51) con la scena della natività più antica che si conosca. Nei sarcofagi di Mantova (Wilpert, op. cit., tav. 30) e di S. Ambrogio a Milano (id., op. cit., tav. 189, 2) la scena tra i due animali è rappresentata in uno degli acroteri.<br /> Un avorio conservato a Nevers rappresenta a sinistra il Bambino con i due animali, a destra l’Epifania (F. X. Barbier de Montault, Ivoire latin du Musée de Nevers, in Bulletin monimental, 50 (1884), p. 711). La scena del Bambino sulla mangiatoia tra il bue e l’asino con la Madonna e s. Giuseppe è rappresentata in una stoffa di seta rinvenuta nel tesoro del Sancta Sanctorum (H. Grisar, Il tesoro di Sancta Sanctorum, Roma 1907), p. 181; riprodotto da Ph. Laurer, Le trésor du Sancta Sanctorum, in Monuments Piot, 15 (1906), pp. 110-11, tav.18, 5).<br />La basilica di S. Maria Maggiore, che fino dal sec. VI viene detta “S. Maria ad praesepe” era un oratorio riproducente la grotta di Betlemme. Infatti nella biografia di Gregorio III (731-41) è dominato “oratorium” (Lib. pont., I, p. 418) e fu abbellito da Adriano I, da Leone III e da Sergio II. Il Grisar ritenne che tale oratorio fu fatto costruire dal papa Sisto III dietro l’altare maggiore. <br />La cappella venne rifatta sotto Nicolò IV da Arnolfo di Cambio, e forse già allora rimossa; Sisto V la fece trasportare da Domenico Fontana sotto la cappella del S.mo Sacramento. L’oratorio di Giovanni VII (705-707) nella Basilica Vaticana (“Oratorium Sanctae Mariae” e anche “praesepe Sanctae Mariae”) era splendente di marmi e di musaici (Lib. pont., I, p. 385; G.B. De Rossi, Musaici, Roma 1890, fasc. 23). Anche in appendice alla Notitia Ecclesiarum, nella descrizione dell’interno della Basilica Vaticana è ricordato l’oratorio “ad praesepe Sanctae Mariae” (R. Valentini e G. Zucchetti, Codice topografico della città di Roma, II, Roma 1942, p. 98). Il presepe eretto dal papa Gregorio IV (827-44) nella basilica di S. Maria in Trastevere, decorato di lastre d’oro e d’argento, era “ad similitudinem praesepii s. Dei Genitricis quae appellatur maioris” (Lib. pont., II, p. 78).<br />Quanto alla discussa autenticità delle reliquie della culla, v. G. Cozza, Luzzi e P. Lais, Le memorie Liberiane dell’infanzia di N.S. Gesù Cristo (Roma 1894) e H. Grisar, La culla del divin Bambino e S. Maria Maggiore di Roma, in Civ. Catt., 15α serie, 1894, pp. 209-11.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-70914612913658549552008-06-18T09:21:00.000-07:002008-06-18T09:25:35.259-07:00IL PRESEPIO DI GRECCIOFrancesco istituì a Greccio nel Natale del 1223 un presepio vivente.<br />Quello con le statue sembra opera di una suora tedesca dell’alto medioevo.<br />Dalla Vita prima di Tommaso da Celano (Fonti francescane edizione del Messaggero di Padova, pp. 477-479) riprendiamo la narrazione del fatto di Greccio:<br />La sua aspirazione più alta, il suo desiderio dominante, la sua volontà più ferma era di osservare perfettamente e sempre il santo Vangelo e di imitare fedelmente con tutta la vigilanza, con tutto l’impegno, con tutto lo slancio dell’anima e del cuore la dottrina e gli esempi del Signore nostro Gesù Cristo.<br />Meditava continuamente le parole del Signore e non perdeva mai di vista le sue opere. Ma soprattutto l’umiltà dell’Incarnazione e la carità della Passione aveva impresse così profondamente nella sua memoria, che difficilmente gli riusciva di pensare ad altro.<br />A questo proposito è degno di perenne memoria e di devota celebrazione quello che il Santo realizzò tre anni prima della sua gloriosa morte, a Greccio, il giorno del Natale del Signore.<br />C’era in quella contrada un uomo di nome Giovanni, di buona fama e di vita anche migliore, ed era molto caro al beato Francesco perché, pur essendo nobile e molto onorato nella sua regione, stimava più la nobiltà dello spirito che quella della carne. Circa due settimane prima della festa della Natività, il beato Francesco, come spesso faceva, lo chiamò a sé e gli disse: “Se vuoi che celebriamo a Greccio il Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico: vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”. Appena l’ebbe ascoltato, il fedele e pio amico se ne andò sollecito ad approntare nel luogo designato tutto l’occorrente, secondo il disegno esposto dal Santo.<br />E giunge il giorno della letizia, il tempo dell’esultanza! Per l’occasione sono qui convocati molti frati da varie parti; uomini e donne arrivano festanti dai casolari della regione, portando ciascuno le sue possibilità, ceri e fiaccole per illuminare quella notte, nella quale s’accese splendida nel cielo la Stella che illuminò tutti i giorni e i tempi. Arriva alla fine Francesco: vede che tutto è predisposto secondo il suo desiderio, ed è raggiante di letizia.<br />Ora si accomoda la greppia, vi si pone il fieno e si introducono il bue e l’asinello. In quella scena commovente risplende la semplicità evangelica, si loda la povertà, si raccomanda l’umiltà. Greccio è divenuto come una nuova Betlemme.<br />Questa notte è chiara come pieno giorno e dolce agli uomini e agli animali! La gente accorre e si allieta di un gaudio mai assaporato prima, davanti al nuovo mistero. La selva risuona di voci e le rupi imponenti echeggiano i cori festosi. I frati cantano scelte lodi al Signore, e la notte sembra tutta un sussulto di gioia.<br />Il Santo è lì estatico di fronte al presepio, lo spirito vibrante di computazione e di gaudio ineffabile. Poi il sacerdote celebra solennemente l’Eucaristia sul presepio e lui stesso assapora una consolazione mai gustata prima.<br />Francesco si è rivestito dei paramenti diaconali, perché era diacono, e canta con voce sonora il santo Vangelo: quella voce forte e dolce, limpida e sonora rapisce tutti in desideri di cielo. Poi parla al popolo e con parole dolcissime rievoca il neonato Re povero e la piccola città di Betlemme. Spesso quando voleva nominare Cristo Gesù, infervorato di amore celeste lo chiamava “il Bambino di Betlemme”, e quel nome “Betlemme” lo pronunciava riempiendosi la bocca di voce e ancor più di tenero affetto, producendo un suono come belato di pecora. E ogni volta che diceva “Bambino di Betlemme” o “Gesù”, passava la lingua sulle labbra, quasi a gustare e trattenere tutta la dolcezza di quelle parole.<br />Vi si manifestano con abbondanza i doni dell’Onnipotente, e uno dei presenti, uomo virtuoso, ha una mirabile visione. Gli sembra che il Bambinello giaccia privo di vita nella mangiatoia, e Francesco gli si avvicina e lo desta da quella specie di sonno profondo. Né la visione prodigiosa discordava dai fatti, perché, per i meriti del Santo, il fanciullo Gesù veniva risuscitato nei cuori di molti, che l’avevano dimenticato, e il ricordo di lui rimaneva impresso profondamente nella loro memoria. Terminata quella veglia solenne, ciascuno tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia.<br />Il fieno che era stato collocato nella mangiatoia fu conservato, perché per mezzo di esso il Signore guarisse nella sua misericordia giumenti e altri animali. E davvero è avvenuto che in quella regione, giumenti e altri animali, colpiti da diverse malattie, mangiando di quel fieno furono da esse liberati. Anzi, anche alcune donne che, durante un parto faticoso e doloroso, si posero addosso un poco di quel fieno, hanno felicemente partorito. Alla stessa maniera numerosi uomini e donne hanno ritrovato la salute.<br />Oggi quel luogo è stato consacrato al Signore e sopra il presepio è stato costruito un altare e dedicata una chiesa ad onore di San Francesco, affinché là dove un tempo gli animali hanno mangiato il fieno, ora gli uomini possono mangiare, come nutrimento dell’anima e santificazione del corpo, la carne dell’Agnello immacolato e incontaminato, Gesù Cristo nostro Signore, che con amore infinito ha donato se stesso per noi. Egli con il Padre e lo Spirito Santo vive e regna eternamente glorificato nei secoli dei secoli. Amen.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-87435100545348097062008-06-18T09:16:00.000-07:002008-07-13T08:17:32.293-07:00ARTE E TRADIZIONENel 1300 i più grandi pittori italiani ci lasciarono bellissimi presepi, ricordiamo: Giotto, Simone, Martini, Duccio de Boninsegna, Lorenzetti ecc. Nel Rinascimento abbiamo il Beato Angelico, Masoglio, Gentile da Fabriano, Luca della Robbia e poi Rosellino, Raffaello ecc.<br><img src="http://www.hotelcignodoro.it/prospetto/presepe_pinturicchio.jpg" alt="Presepe Pinturicchio"><br />Solo dopo appaiono i presepi in plastica artistica, soprattutto in Lombardia ed Emilia. Più famosi quello del Bagarelli nel duomo di Mantova, e il Corteo dei Magi a Varallo; siamo nel 1500-1600. Anche alla Madonna del Sasso abbiamo una cappella sulla strada delle valle dedicata al presepio con statue policrome.<br />Possiamo perciò affermare che la presentazione del presepio, frequentatissima in tutta l’arte del medioevo ed alla quale è da collegare anche quella che s. Francesco istituì nella notte di Natale del 1223, quando in una grotta fu posta l’immagine del Bambino accanto a un bue ed un asinello, venne svolta con sempre maggiore intensità ed accenti naturalistici non solo nella scultura e pittura del Trecento, ma in quelle del Rinascimento ed oltre. E in quella fiorente stagione dell’arte italiana l’umanissimo tema del presepe viene colto e sviluppato con accenti diversi spontanei, mentre le antiche leggi della iconografia tradizionale si piegano e talvolta si rinnovano perché i sentimenti più affettuosi e segreti possono essere espressi. Lo riprende Lorenzo Monaco, svolgendolo nelle flessuose eleganze della moda gotica, l’Angelico che nel convento di s. Marco vede la umanissima scena con occhi ancora abbagliati da visioni di Paradiso, Masaccio che nella tavoletta del Museo Federico di Benino pone la Vergine sulla soglia di una capannuccia contro lo sfondo di colline brulle, Gentile da Fabriano che nella pala strozzi (Uffizi) immagina la scena quale celebrazione della potenza dei Medici. Così Donatello, con Jacopo della Quercia nel rilievo del portale del S. Petronio a Bologna, così Luca della Robbia in alcune mirabili terrecotte, così più tardi Antonio Rossellino che narra della nascita di Gesù, festosamente nell’altorilievo della cappella Piccolomini nella chiesa di Monteoliveto a Napoli. E accanto a loro ancora Benozzo Gozzoli nella cappella del Palazzo dei Medici a Firenze, che prende a pretesto la scena per descrivere in un imponentissimo corteo lo splendore della corte Medicea. <br />Notevoli anche tra le rappresentazioni quattrocentesche del presepio quelle del duomo di Volterra di uno scultore robbiano, del paliotto d’argento di Nicola di Guardiagrele nella cattedrale di Teramo e l’altra modellata nel 1484 in S. Giovanni a Carbonara a Napoli. Ma sono sempre più i pittori che portano avanti gli sviluppi del tema. Da Piero della Francesca nel presepe della Galleria nazionale di Londra, a Filippo e a Filippino Lippi, al Botticelli, a Lorenzo di Credi, a Leonardo medesimo nella Adorazione degli Uffizi e nella Vergine delle Rocce. D’altro canto, ormai varcate le soglie del Cinquecento, è lo stesso Raffaello e quindi il Correggio che aggiungono al tema elementi o accenti nuovi, e così i grandi artisti veneti da Gianbellino a Lorenzo Lotto, a Palma il Vecchio ed ai Bassano.<br><br /><img src="http://www.o-presebbio.com/quartine/035-b.jpg" title="Presepe napoletano"><br><br />La capitale del presepio è Napoli con i primi grandi presepi plastici del XIV secolo con il presepio a S. Giovanni in Carbonara (1484).<br />Da lì il presepe divenne popolare e la sua fortuna è dovuta al misto di sacro e profano che può raccogliere e alla rappresentazione di scene familiari con personaggi noti.<br />Nel 1700 iniziano i personaggi vestiti con stoffe ricercate, con solo le estremità modellata. <br />Sempre a Napoli si aprono scuole di presepi sostenute soprattutto dal Re Carlo III di Borbone che costruiva lui stesso presepi e incoraggiava a farli.<br />I migliori presepi napoletani si trovano al Museo di S. Martino, a Roma nella chiesa dei Santi Cosmo e Damiano, nel museo a Villa d’Este. Ma anche in Germania, a Berlino e Monaco esistono delle opere presepiali meravigliose.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-22464922942796700532008-06-18T09:13:00.000-07:002008-06-18T12:37:33.098-07:00IL PRESEPIO OGGIDall’iniziativa di Francesco nacque, nelle chiese francescane, la tradizione di allestire grandi presepi. Le chiese parrocchiali prima, le famiglie dopo ripresero la stessa iniziativa. Nelle famiglie è consigliabile che il presepio sia allestito da tutti i membri anche bambini, e non lasciato vedere agli stessi quale sorpresa la mattina di Natale.<br />Poi nacque l’idea dell’albero che qualcuno vide come antitesi del presepio. Non lo è, tanto meno è di fattura protestante in contestazione al presepio cattolico, è l’albero è la rappresentazione di un detto profetico che annuncia il Messia come “virgulto che nasce dalla radice di Jesse” (il nonno di Davide dalla casata del quale nacque Gesù). L’albero carico di luci e doni (cioccolatini) può servire per dare il benvenuto ai parenti stretti che vengono a festeggiare il Natale. Si possono incaricare i bambini ad offrire un dolcetto di benvenuto. Sull’albero è bene che tutti i membri della famiglia mettano dei biglietti d’augurio che a Natale reciprocamente si scambiano.<br> Negli ultimi anni c’è stato un momento di crisi per i presepi. Anche qualche docente ha ritenuto che non era conveniente farli vedere ai bambini in nome della diversità delle religioni esistenti nelle classi. Questa crisi sembra superata, anche se i centri commerciali nostrani non espongono in vendita le statuette, quindi non invogliano all'allestimento dei presepi.<br />Le attività fatte da un gruppo di Losone, i corsi a Balerna e Bellinzona sono segni eloquenti che anche nel Ticino la <i>febbre dei presepi</i> sta salendo.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-37330485575996077122008-04-09T11:08:00.000-07:002008-06-18T12:28:59.908-07:00Cercando i Re Magi nei nostri PresepiUn presepio di solito è uno spettacolo alquanto statico; invero quello che si muove è l'occhio dello spettatore, che vaga nel quadro generale, soffermandosi su personaggi e dettagli suggestivi.<br />Così Carmen ed Enea Mina hanno inquadrato alcuni Re Magi dei Presepi 2007 del Sacro Cuore per evidenziare quei particolari che li hanno toccati maggiormente.<br />In fondo, la bellezza ed i colori sono specialmente negli occhi di chi guarda e sa vedere.<br /><i>Inoltre in questo modo i nostri presepisti si sentiranno apprezzati e valorizzati da una produzione video così attenta e dettagliata, che anche in futuro potrà ricordare ed esaltare le loro opere.</i><br /><br /><object width="425" height="350"> <param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/EPvdS5hfAh4"> </param> <embed src="http://www.youtube.com/v/EPvdS5hfAh4" type="application/x-shockwave-flash" width="425" height="350"> </embed> </object>Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-29151044558550707672008-02-01T14:59:00.000-08:002008-03-02T01:04:15.912-08:00Piccola postillaLe immagini precedenti (nell'introduzione) provengono dal DVD (finalmente pronto e disponibile) che illustra in dettaglio i presepi della nostra raccolta "Natale 2007" nella Chiesa del Sacro Cuore.<br />D'altra parte prima di approfondire l'argomento sulla cultura riassunta in ogni presepio, mi viene da pensare che l'allestimento di questa rappresentazione della Nascita di Gesù spesso si basa su materiali presenti nella regione (come i nostri sassi, levigati dal fiume).<br /> Ho trovato due interessanti video-documenti su YouTube, relativi a presepi di sabbia prodotti in regioni sulle rive dell'Adriatico. Li riporto qui di seguito, come primo tentativo di usare anche questo particolare mezzo d'informazione.<br><br /><object width="425" height="373"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Fcah1HMkD6M&rel=1&border=1"></param><param name="wmode" value="transparent"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/Fcah1HMkD6M&rel=1&border=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="373"></embed></object><br /><br /><br /><object width="425" height="373"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/pKJ_vgf2Vsc&rel=1&border=1"></param><param name="wmode" value="transparent"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/pKJ_vgf2Vsc&rel=1&border=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="373"></embed></object><br /><br />Anche qui da noi sulle sponde del Ticino abbiamo un po' di sabbia (sebbene con sfumature d'altro colore) e qualche presepista nostrano potrebbe trasporre su piccola scala l'applicazione di questo materiale che altrove ha riscosso tanto successo ed interesse.Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2271209492088093655.post-4998259974235681072008-01-21T01:03:00.000-08:002008-04-10T08:41:55.633-07:00IntroduzioneNel fare un bilancio delle feste natalizie e delle manifestazioni che le circondano, vorrei ancora soffermarmi sui presepi, per dire che i cinquanta ospitati nella nostra chiesa del Sacro Cuore a Bellinzona sono stati visitatissimi. <br />Sono rimasti esposti fino a domenica 20 gennaio compresa.<br /><br><img src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/presepe48.jpg" border="1" alt="Presepe"><br><br />Ma la cosa più bella è stata l'iniziativa di invitare gli amanti del presepio ad un incontro, tenutosi venerdì 4 gennaio a Spazio Aperto. Vi era gente proveniente da tutte le parti del Ticino. Si è discusso, scambiato esperienze, promesso prestiti, progettato nuove collaborazioni e deciso di organizzare un corso per chi vuole imparare la tecnica presepiale.<br /><br><img src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/presepe49.jpg" border="1" alt="Presepe"><br><br />Chi vuol saperne di più avrà a disposizione sul web le pagine che nel tempo seguiranno questa, per consultazione, informazioni, contatti, commenti...<br />Si è deciso di organizzare un gruppo di <b>presepisti ticinesi</b> al quale ci si può iscrivere mediante e-mail (<b>bellinzona@cappuccini.ch</b>).<br />Questa collaborazione sarà molto utile: perchè un bel presepio, un anno esposto nel Mendrisiotto, non può essere ammirato l'anno dopo nel Locarnese?<br />Il presepio riflette un fatto religioso, storico, profondamente culturale.<br /><br><img src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/presepe47.jpg" border="1" alt="Presepe Sacro Cuore"><br><br /><br><img src="http://www.hotelcignodoro.it/auguri/presepe45.jpg" border="1" alt="Presepe"><br>Callistohttp://www.blogger.com/profile/02106538169770444091noreply@blogger.com0